Carmen Consoli in concerto all'Olympia di Parigi il 9 maggio 2026
La scaletta sarà un viaggio musicale pensato come un'unica narrazione in due tempi
Il 9 maggio 2026 Carmen Consoli tornerà a Parigi, per una data speciale del suo Amuri Luci. La location è tra le più suggestive e amate dall'artista, l'Olympia. Il teatro, fondato alla fine del XIX secolo, ha ospitato alcune leggende della canzone mondiale (da Édith Piaf ai Beatles, dai Rolling Stones a Joséphine Baker) affermandosi come pantheon delle sale dedicate alla musica. La sua atmosfera intima trasforma ogni concerto in un'esperienza di rara intensità. La tappa all'Olympia sarà l'occasione per far risuonare come non mai ad un pubblico cosmopolita le corde di un'identità forte - siciliana, italiana, mediterranea - all'interno un tempio universale della canzone. La scaletta sarà un viaggio musicale pensato come un'unica narrazione in due tempi. Il primo tempo seguirà l'ordine dell'album Amuri Luci, undici brani eseguiti senza interruzioni, come un affresco sonoro che prende forma davanti al pubblico. L'artista al centro, chitarra in mano, mentre la band costruirà intorno a lei un paesaggio musicale fatto di corde, percussioni e riverberi mediterranei. Così con Carmen sul palco ci saranno: Massimo Roccaforte alle chitarra e mandolino, Puccio Panettieri alla batteria, Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice e percussioni, Adriano Murania al violino, Gemino Calà ai flauti etnici. Alle loro spalle, invece, proiezioni (immagini pittoriche, scenari bellici, manifestazioni contemporanee, paesaggi mediterranei) accompagneranno i testi e il risultato sarà uno spettacolo che non sarà solo un concerto, ma un racconto visivo e sonoro di forte impatto emotivo. Il secondo tempo ripercorrerà invece il repertorio di Carmen con una libertà nuova: alcune canzoni saranno proposte in versioni più intime, altre acquisteranno energia grazie agli arrangiamenti modellati su suoni garage. L'artista ricollegherà i suoi trent'anni di carriera a questo presente creativo, tracciando una continuità che non è solo musicale, ma culturale ed emotiva.
K.Hashimoto--JT