The Japan Times - Quando l'obesità diventa malattia, 18 segnali di rischio

EUR -
AED 4.313995
AFN 77.91332
ALL 96.427305
AMD 448.100257
ANG 2.103139
AOA 1077.17598
ARS 1703.374577
AUD 1.772477
AWG 2.114412
AZN 1.997009
BAM 1.95534
BBD 2.368643
BDT 143.716175
BGN 1.955514
BHD 0.442905
BIF 3487.053496
BMD 1.174674
BND 1.516275
BOB 8.126087
BRL 6.472214
BSD 1.176023
BTN 106.872846
BWP 15.532543
BYN 3.446389
BYR 23023.601139
BZD 2.365243
CAD 1.616151
CDF 2643.015516
CHF 0.9344
CLF 0.027374
CLP 1073.863159
CNY 8.271992
CNH 8.264216
COP 4511.897526
CRC 586.869368
CUC 1.174674
CUP 31.128848
CVE 110.240461
CZK 24.307497
DJF 209.420711
DKK 7.471123
DOP 75.56318
DZD 152.074444
EGP 55.663244
ERN 17.620103
ETB 182.567262
FJD 2.677672
FKP 0.877945
GBP 0.875143
GEL 3.165786
GGP 0.877945
GHS 13.524989
GIP 0.877945
GMD 86.336319
GNF 10226.810658
GTQ 9.005995
GYD 246.045232
HKD 9.139324
HNL 30.985103
HRK 7.533299
HTG 154.017028
HUF 385.450912
IDR 19554.90768
ILS 3.791491
IMP 0.877945
INR 106.836146
IQD 1540.637394
IRR 49480.180749
ISK 147.985292
JEP 0.877945
JMD 188.757984
JOD 0.832835
JPY 181.798378
KES 151.645911
KGS 102.725487
KHR 4708.991905
KMF 493.362918
KPW 1057.206469
KRW 1733.351701
KWD 0.360108
KYD 0.980069
KZT 606.197325
LAK 25479.003233
LBP 105314.013174
LKR 364.054316
LRD 208.161007
LSL 19.749252
LTL 3.468505
LVL 0.710549
LYD 6.3715
MAD 10.762067
MDL 19.804339
MGA 5312.817411
MKD 61.540516
MMK 2466.539579
MNT 4166.381385
MOP 9.423482
MRU 46.642618
MUR 53.940695
MVR 18.101865
MWK 2039.246081
MXN 21.111878
MYR 4.800304
MZN 75.073411
NAD 19.749252
NGN 1709.114662
NIO 43.280735
NOK 11.967292
NPR 170.998937
NZD 2.032814
OMR 0.451664
PAB 1.176023
PEN 3.961568
PGK 4.99993
PHP 68.765118
PKR 329.584029
PLN 4.213082
PYG 7899.140849
QAR 4.287946
RON 5.091387
RSD 117.376912
RUB 92.859497
RWF 1712.318852
SAR 4.405932
SBD 9.589331
SCR 15.887499
SDG 706.554364
SEK 10.929832
SGD 1.514448
SHP 0.881309
SLE 27.958386
SLL 24632.320839
SOS 672.150385
SRD 45.433983
STD 24313.370363
STN 24.494756
SVC 10.290578
SYP 12990.09313
SZL 19.732608
THB 36.943521
TJS 10.807756
TMT 4.123104
TND 3.434336
TOP 2.828332
TRY 50.174064
TTD 7.978122
TWD 36.983306
TZS 2904.853404
UAH 49.59696
UGX 4187.067994
USD 1.174674
UYU 46.009759
UZS 14259.643834
VES 320.972615
VND 30946.774082
VUV 142.677982
WST 3.264785
XAF 655.811022
XAG 0.018398
XAU 0.000272
XCD 3.174614
XCG 2.119501
XDR 0.815618
XOF 655.80265
XPF 119.331742
YER 279.982885
ZAR 19.683141
ZMK 10573.49202
ZMW 27.019641
ZWL 378.244397
Quando l'obesità diventa malattia, 18 segnali di rischio
Quando l'obesità diventa malattia, 18 segnali di rischio

Quando l'obesità diventa malattia, 18 segnali di rischio

Da esperti nuovo metodo diagnosi per cure sempre più su misura

Dimensione del testo:

Cambiano la definizione ed i parametri per la diagnosi dell'obesità, prevedendo test più precisi che superano il vecchio concetto di Indice di massa corporea (Bmi) arrivando a definire quando tale condizione - una 'epidemia silenziosa' che colpisce ad oggi oltre un miliardo di persone nel mondo - diventa una malattia vera e propria. Il campanello d'allarme è fissato fagli esperti in 18 criteri, la cui presenza segnala che la condizione è patologica. E' il frutto del lavoro di una Commissione di 56 esperti mondiali, con l'endorsement di oltre 75 associazioni mediche, i cui risultati sono appena stati pubblicati su The Lancet Diabetes & Endocrinology. Oltre al Bmi, l'attuale approccio medico per la diagnosi, vengono dunque introdotte altre misure del grasso corporeo - ad esempio, circonferenza vita o misurazione diretta dell'adipe attraverso la Dexa (scansione della densitometria ossea) - e si distingue tra due tipi di obesità, quella clinica e pre-clinica, con lo scopo di garantire un trattamento sempre più personalizzato ed evitare le sovradiagnosi. Un documento che arriva proprio mentre si attende che in Italia il nuovo piano per la cronicità stabilisca il riconoscimento dell'obesità come malattia cronica, come chiesto da medici e associazioni di pazienti. L'obesità clinica indica una malattia cronica vera e propria associata ad una concomitante disfunzione d'organo, mentre l'obesità pre-clinica è associata ad un grado variabile di rischio per la salute ma senza patologie concomitanti. La Commissione ha quindi fissato 18 criteri diagnostici per l'obesità clinica negli adulti e 13 criteri specifici per bambini e adolescenti, comprendenti: dispnea (affanno), insufficienza cardiaca, dolore al ginocchio o alle anche, alcune alterazioni delle ossa e articolazioni nei bambini e negli adolescenti in grado di limitare i movimenti, altri segni e sintomi causati da disfunzioni a livello di altri organi (compresi reni, vie respiratorie, sistema nervoso, urinario, iproduttivo). Un nuovo approccio per la diagnosi, dunque, con più sfumature e più accurato. Il Bmi, spiegano gli esperti, non rappresenta infatti una misura affidabile di salute o malattia e può portare a diagnosi errate. A chiarire l'importanza del nuovo approccio è il presidente della commissione Francesco Rubino, del King's College di Londra: "Le evidenze scientifiche raccontano una realtà molto più sfumata. Alcuni individui con obesità possono mantenere una normale funzione d'organo e un buono stato di salute globale, anche a lungo termine; mentre altri mostrano segni di malattia grave subito. La nostra riformulazione riconosce la realtà sfumata dell'obesità e permette un trattamento personalizzato. Questo comprende un accesso tempestivo ai trattamenti per gli individui con obesità clinica e strategie di trattamento per la riduzione di rischio per le persone con obesità pre-clinica. Ciò potrà facilitare una riallocazione razionale delle risorse sanitarie". Infatti, precisa Robert Eckel dell'Università del Colorado, "basarsi solo sul Bmi può rappresentare un problema perché alcune persone tendono a cumulare grasso in eccesso a livello del punto vita e all'interno o intorno i loro organi, come fegato, cuore o muscoli; questo si associa ad un maggior rischio per la salute rispetto a quando il grasso in eccesso è localizzato solo sottocute, a livello di braccia, gambe o in altre aree. Ma le persone con un eccesso di tessuto adiposo non sempre presentano un Bmi che li faccia riconoscere come individui con obesità, e questo significa che i loro problemi di salute possono sfuggire". "Riconoscere l'obesità come una malattia, in particolare l'obesità clinica, ossia quella accompagnata da segni e sintomi specifici - spiega Geltrude Mingrone, direttrice Uoc patologie dell'Obesità del Policlinico Universitario Gemelli Irccs - consentirà di ridurre lo stigma associato a questa condizione. E' un passo fondamentale per definire i Livelli essenziali di assistenza e garantire trattamenti adeguati". Lo stigma, tuttavia, resta uno dei problemi: "È urgente anche una migliore formazione degli operatori sanitari e dei decisori politici per affrontare tale questione", conclude Joe Nadglowski, rappresentante dei pazienti di Obesity Action Coalition Usa e componente della Commissione.

Y.Mori--JT